Illustratrice: HANA MELE
Una mia carissima amica mi ha chiesto come mai sono diventata scrittrice. Mi ha anche ricordato che ho studiato legge e non letteratura! Tutti i miei amici si chiedono perché qualcuno dovrebbe scambiare una carriera da giurista con una da scrittore esordiente. La mia famiglia è rimasta muta riguardo alla mia “nuova impresa”, o meglio “sorpresa fino al punto di non esprimersi”. Quindi, dopo alcuni mesi di continue domande sul mio percorso, ho capito che dovevo essere chiara circa le mie intenzioni.
Il mio primo pensiero è stato: ho appena buttato via 15 anni di esperienza in uno studio legale? I miei clienti mi prenderanno ancora sul serio come consulente legale? La mia famiglia mi rispetterà mai come scrittrice?
Sono sempre stata e sono ancora fermamente convinta che ognuno di noi abbia un percorso predestinato. Una sorta di missione di vita. Credo che siamo nati con determinate qualità in un determinato ambiente con l’intento di sviluppare abilità e resistenza per iniziare a camminare sulla strada scelta. Quindi è per nostra volontà che sviluppiamo effettivamente quelle capacità e abbiamo la forza di intraprendere un determinato percorso. Il livello della nostra felicità quotidiana è il metro di quanto ci siamo avvicinati a quel percorso scelto.
La missione di vita non è una carriera di alto profilo, una macchina perfetta, un corpo perfetto o una casa perfetta. Questi sono solo i mezzi. Mezzi molto importanti, sì, ma non sono gli obiettivi, semplicemente perché vanno e vengono. Certo, soddisferanno il nostro ‘appetito’ e ci faranno ricevere complimenti dai nostri cari, ma i mezzi esterni non ci renderanno mai felici.
Pertanto, a mio parere, la missione di vita è il nostro modo individuale di esprimere la verità. È unico, non mainstream e ci vuole molto coraggio. Viene dal nostro cuore e non dalla nostra mente. Non è mai indotto dalla società, viene naturalmente. Molto spesso, non sappiamo nemmeno come sia successo. Certo, ci vogliono anni di duro lavoro e dedizione verso noi stessi per scoprire qual è la nostra verità. Una volta compreso il nostro miglior modo di esprimerci, non possiamo perdere la concentrazione, perché non vogliamo perdere il momentum per realizzare i nostri sogni. In altre parole il percorso che abbiamo scelto!
Il mio modo personale di esprimere la verità è e sarà sempre diviso tra consulenza legale e narrazione, ovvero scrittura dei libri. Se faccio lo zoom-out comprendo che si tratta semplicemente della scrittura. La mia consulenza legale, i contratti o qualsiasi altro parere legale si nutrono di scrittura! Così come la comprensione delle disposizioni legali in relazione a un caso particolare, prestando estrema attenzione al significato delle parole. Inoltre, scrivere un libro per bambini è qualcosa di simile. Consiste nella mia comprensione dei valori morali in relazione a una particolare storia, stando sempre molto attenta al significato delle parole. Quindi, quando faccio lo zoom-in delle mie due “carriere” , comprendo che non sono affatto diverse. Il contenuto può essere diverso, ma la tecnica è molto simile.
Nel mio caso, l’educazione giuridica è stata ed è tuttora molto utile alla narrazione. D’altra parte, la ricerca dell’anima, che avviene durante la scrittura, è molto utile nei consigli legali. Pertanto, il consulente legale che è in me può scrivere un tenero libro per bambini, ma la madre che è in me è la prima a proteggere i nostri diritti e le nostre libertà.